Non so se servirà, non so se qualcuno sarà interessato, non so niente, ma partecipo ugualmente.
Sono felice e fiera di partecipare a questo blogging day, perché credo che una famiglia abbia la possibilità di scegliere quello che ritiene il meglio per il proprio figlio, proprio come hanno fatto i genitori di Sofia.
E non importa chi hai davanti, se un ciarlatano (come si dice in giro) o un vero dottore quando vedi risultati tangibili e riconosciuti da medici che tuo figlio lo hanno in cura dal primo momento in cui la malattia si è affacciata nella sua vita.
Ovviamente lo Stato fa bene a fare i suoi controlli, a scavare per vedere se c'è qualcosa di poco chiaro, ma non è possibile che un ministro della salute si nasconda dietro a comunicati stampa, che oggi dicono una cosa e la ritrattano e correggono il giorno dopo.
Il mio patato ha 18 mesi,
ogni volta che vedo o sento parlare di questa bambina mi si gela il sangue nelle vene, e le parole della mamma "Questi bambini nascono perfetti, lo sono fino ad un anno e mezzo, poi ha cominciato a chiamarmi «mamme» invece di mamma, a zoppicare..." ed io mi trovo a spiare ogni suo movimento, ogni sua parola, ogni cosa che potrebbe essere diversa da ieri e peggiorativa della sua vita...Alle volte, egoisticamente, mi dico che quando vedrò di nuovo un servizio, un articolo, qualcosa su Sofia mi volterò dall'altra parte, cambierò canale, girerò pagina, spegnerò il computer, ma la coscienza non me lo permette, ed ogni giorno spero che la piccola riesca a curarsi così come vogliono i suoi genitori.
Ho sentito che il tribunale di Livorno ha dato l'ok per proseguire la cura nell'ospedale di Brescia, la cura che già era iniziata e poi bloccata da Nas, Aifa eccetera... bene, speriamo che questa piccoletta riesca ad avere quello che i suoi vogliono e credono sia il meglio per lei.
Non importa cosa farei io, non so cosa farei, ma non importa.
Forza Sofia.
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