05 novembre 2012

breve corso di formazione sulle TECNICHE ANTI SOFFOCAMENTO

Lo scorso anno ogni venerdì mattina andavo alla Asl locale a far pesare il mio rospetto, volutamente non avevo acquistato la bilancia (altrimenti sarei stata a pesarlo ogni minuto) perciò per tenere sotto controllo il suo peso dovevo sfruttare questo utile servizio gratuito, che è accoppiato all'aiuto fornito dalle ostetriche per l'allattamento dei bimbi.

Un giorno vidi in tv un medico della Croce Rossa Italiana che spiegava le tecniche di anti soffocamento pediatrico, lo seguii interessata, ma è ovvio che vedere una cosa in televisione non è proprio come avere davanti l'istruttore e poterci interagire. Così chiesi ad una delle ostetriche se sarebbe stato possibile organizzare un corso del genere, magari in collaborazione alla Croce Rossa locale. Lei mi rispose che non ce ne era bisogno, bastava chiedere al pediatra e mi avrebbe illustrato il da farsi in casi di emergenza.
Mi rivolsi a lui, ma la sua risposta fu così vaga e poco esaustiva che mi venne quasi il dubbio che neanche lui le conoscesse.
Così mi rimase la voglia di approfondire questo argomento, sopratutto ricordando bene l'episodio in cui io da piccolina (4/5 anni) mentre mia mamma faceva la pasta in casa, presi una manciata di farina e me la ficcai in bocca, rischiando di soffocarmi.

Un mesetto fa circa andai a scuriosare in un negozio di abbigliamento e biancheria per la casa, e vidi questo volantino




credo sia ovvio che mi informai subito sul corso che si sarebbe tenuto nella mia città!

Bene, due sabati fa ci ho spedito i miei genitori ed i miei suoceri (perché è bene che anche loro sappiano come comportarsi nel caso ce ne sia bisogno), sabato passato ci siamo andati io e Nano.
Altri amici che erano andati al corso con i nonni di Gabri mi avevano parlato in modo sufficiente (leggere con tono un po' lagnoso) "siiii, interessante ma niente di nuovo, insomma..."
Io invece l'ho trovato veramente utile.
Innanzi tutto perché hanno spiegato perché alcuni atteggiamenti abituali in casi di soffocamento non vanno bene, e poi hanno spiegato alcune tecniche che io ho sempre visto fare in tv nei films ma mai saputo come vanno eseguite, tipo le insufflazioni (meglio conosciute come respirazione bocca a bocca), i massaggi cardiaci ecc, e soprattutto come vanno effettuati sui bimbi e sui lattanti, perché come ha più volte sottolineato l'istruttore della Croce Rossa se il soggetto che ne ha bisogno ha dagli zero ai 12 mesi circa, dai 12 all'adolescenza o se è adulto, le tecniche vanno eseguite in modo diverso.

Questo era solo un corso chiacchierata di un'ora e mezzo circa, ma hanno preso iscrizioni per eventuali corsi (che verranno attivati in caso di raggiungimento minimo di partecipanti) più articolati, di circa 5 ore e con prove sui manichini... ovviamente ci siamo iscritti!

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