03 novembre 2012

EMOZIONI

Si dice che gli amici veri di solito sono pochi. 
Io credo di essere una tra le poche persone fortunate ad avere tanti amici, e tutti veri.
Ci sono gli amici di scuola (alcuni sin dalla scuola materna, altri delle elementari, medie e superiori, alcuni ancora dell'università), ci sono amici che ho conosciuto attraverso altri (che magari adesso non vedo più) e con i quali sono rimasta in amicizia, amicizie che oramai portano anni sulle spalle, solitamente a due cifre.
In questo momento molte delle amiche che rientrano nelle categorie suddette sono incinta.
Ogni volta che una di loro mi ha detto di essere in attesa mi sono emozionata tantissimo, così tanto è il bene che voglio loro che mi sono messa a piangere.

opera di Tamara de Lempicka
Così è successo per Sabbr che non vive più nella mia città ma che oggi, quando mi ha mandato un sms con scritto che "Alice si fa sentire" mi si sono inumiditi gli occhi, perché fino a poche settimane fa la dispettosa non si faceva vedere, nonostante il tempo scada a dicembre. Sempre in quel mese ho altre due amiche che partoriranno, una è la mia ex compagna di banco delle scuole superiori, che diventa bis-mamma, l'altra è la mia ex coinquilina all'università, adesso vive e lavora a Milano ma nonostante questo ci vediamo appena possibile e ci sentiamo molto spesso.

Per la bis-mamma le lacrime
non sono venute, ma forse perché è al secondo round, per Bianca piansi, altroché se piansi!

Per la mia amica terrona-milanese invece il pianto a dirotto è avvenuto in un bar a Rosignano Marittimo, mentre prendevo l'aperitivo con dei colleghi fotoamatori.

Ieri mattina invece ho sentito la mia ex collega di lavoro, che da anni cercava figli e non le venivano.
Non scorderò mai quella mattina di maggio dello scorso anno, quando mi telefonò, ci vedemmo, io ero in maternità e la pancia iniziava a vedersi abbastanza, lei si sciolse in lacrime dicendomi che aveva appena ritirato le analisi che le dicevano che aveva il progesterone ai livelli di una donna in menopausa.
E ieri mattina, quando mi ha detto che al primo tentativo di inseminazione artificiale è rimasta incita, avrei pagato per vedermi, ridevo come una cretina dalla felicità e nel frattempo piangevo, col naso che mi colava come corollario.
E' solamente di 3 settimane, per adesso lo sappiamo solamente io ed i suoi (miei ex) datori di lavoro, perché a loro non poteva fare a meno di dirlo. Non sa neanche se dirlo alla mamma, perché sarebbe un colpo grosso dover poi ridire che non è andato a buon fine, ma se la conosco appena l'ha vista le ha detto tutto, è troppo legata alla sua mamma!
Felice, sono felicissima per lei, per loro, per lui.

Nel pomeriggio invece mi ha chiamata un amico, amico di vecchia data, forse avevamo 15 anni quando ci siamo conosciuti, e da pochi anni dopo si è fidanzato (poi sposato) quindi anche la moglie la conosco da data indefinita... ed eccoci che lui invece mi ha dato una notizia di emozioni forti negative, anche loro erano "incinti" ma purtroppo alla 11ma settimana sono arrivate delle perdite abbondanti, sono corsi in ospedale ed hanno saputo che dalla settima il piccoletto aveva smesso di crescere.

E per concludere la mia amica di sempre, dirimpettaie da neonate, e tutte le scuole insieme, mi dice che dopo l'aborto spontaneo della primavera scorsa adesso è di 10 settimane... non sa come prendere la cosa, ne parla in modo distaccato, sta cercando di non affezionarsi a questo bambino per adesso, perché il colpo subito pochi mesi fa è stato così tanto che non vuole ripeterlo. Così mi dice che "tra dieci giorni ho la traslucenza, se è sempre vivo".
Percepisco il suo magone quando mi parla così, sento la sua malinconia e il filo di speranza che la lega a quel frugolotto che sta crescendo e che spero, lo spero col cuore in mano, che continui a crescere, e cresca sano, che a maggio possiamo gioire di nuovo con lei, suo marito e il loro primogenito.

Quante emozioni devo "sopportare" grazie alle mie amiche, che aggiunte alle mie di tutti i giorni mi rendono una donna sensibile e felice di avere intorno tanta gente a cui voglio così tanto bene.

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