19 dicembre 2012

CHE BRUTTO SOGNO

che ho fatto questa notte.

"...ero in un ambiente grande, con tanta gente, mi sentivo a mio agio come fossi a casa mia. Eravamo tante mamme, alcuni papà e tanti bimbi.
Ad un certo punto del personale sanitario prende tutti i bimbi, vanno oltre una porta e chiudono.
Nessuno può entrare. 
Eravamo tutti tranquilli.
Infatti dopo pochi minuti tornano piano piano tutti i bambini, tutti tranne il mio.
Inizio a cercarlo, vado in giro, lo chiamo, chiedo di lui, faccio vedere la foto alle mamme, al personale, ai papà, ai bimbi. Nessuno l'ha visto. Nessuno ne sa niente, cercano di rassicurarmi, garda in giro.
Trovo un mio amico (in realtà un ragazzo che non vedo da minimo 3 anni), mi siedo al tavolino con lui, gli racconto l'accaduto, appoggio la fronte al tavolo e mi metto a piangere a dirotto..."

poi
Gabri s'è messo a piangere e mi ha svegliata, per fortuna.
Erano le sei del mattino, me lo sono abbracciato tutto e l'ho portato a letto con me, con la paura di provare davvero quella sensazione angosciante del sogno...che solo a ripensarci la provo ancora.

Meno male era un sogno e niente di più.

opera di angelo lamorgese

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